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Tanti Auguri Presidente!!!

L'amico e giornalista Stefano Minato, penna appassionata della GAZZETTA DI PARMA e di questo grande sport, ha deciso di raccogliere una bella testimonianza con i compagni di viaggio che hanno accompagnato il DETO in questi anni...noi abbiamo deciso di farla "nostra" e condividerla qui !!! Grazie Stefano.

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Avere ottanta anni e non dimostrarli.

E’ il caso di Per Roberto De Togni, storica figura della pallacanestro parmigiana. Per lui la palla spicchi è una sorta di elisir di lunga vita. L’ha insegnata come professore di educazione fisica, prima a Sorbolo e poi alla <Corini> a Parma, ma soprattutto l’ha gestita, come presidente prima dell’Audace, poi della Libertas Pezzani e infine e tuttora della Planet.

Dopo gli inizi pioneristici alla fine degli anni ’60 con l’apertura di un centro mini-basket alla palestra di via Martiri a Sorbolo, il salto di qualità avviene con il trasferimento alla scuola media Corini. E’ lì all’ombra del Corpus Domini che De Togni, con il sostegno degli allenatori giocatori Marmiroli e Cotugno, dà vita nel 1972 all’Audace Basket.

"La Corini – racconta Paolo Mazzeo - era sempre stata una costola dell’Audace calcio ed io e miei compagni eravamo destinati a diventare giocatori più o meno scarsi di pallone. Quando però Roberto ha proposto questo sport anche oltre l’attività scolastica l’adesione è stata immediata. L’Audace mi ha permesso di crescere in un gruppo, di capire l’importanza e la responsabilità di farne parte e di rispettare sempre l’avversario".

Fondamentale per la squadra che con Belloni, Caronna, Cortesi, Gambara e Mazzeo centrò nel 1977 la prima storica promozione in serie D fu la guida tecnica del professor Antonio Ievolella.

"Tra De Togni e Ievolella – confessa Vittorio Gambara -  c’era un continuo e divertente scambio di opinioni in bilico fra i sogni di gloria dell’uno, interessato a vincere per creare rapporti solidi e duratori con gli sponsor, e le solide certezze professionali e tecniche dell’altro che cercava di applicare principi e schemi forse un poco velleitari per noi giovani dilettanti".

Con gli anni si affermano altri protagonisti: Botti, Dassenno, Bocchi, Tincati, Orlando e Maini, mentre dal cemento del Corpus Domini il campo diventa la palestra del Melloni.

Contemporaneamente si sviluppa l’attività femminile che nel 1979 culmina nella promozione in serie C nello spareggio con il Castelfranco. Ci sono Cantarelli, Chiapponi, Martinelli, Iacci, Vettori, Avanzini, Chiari, Foschi e Fracassi.

"Io però – dichiara Alessandra Vettori – ricordo soprattutto le sfide con le ragazze del Porta, scuola in cui De Togni teneva dei corsi. A me sembravano finali nazionali e mi è rimasta impressa una vittoria per 21 a 20. Poi non posso dimenticare l’annuale cena dei trenta punti a cui partecipavano tutti i giocatori e le giocatrici che in campionato avevano raggiunto almeno una volta questo traguardo".

"Per me – confida Roberta Chiapponi – De Togni è stato una sorta di papà. Con la sua mitica Alfa Romeo mi portava avanti e indietro da Parma a Marano per gli allenamenti. Con lui ho avuto un rapporto molto bello nonostante pretendesse di avere sempre ragione. A noi ragazze ci trattava benissimo, pur obbligandoci ad essere presenti alla domenica mattina alla partita dei maschi".

Con la femminile arriva nel 1985 la grande soddisfazione della promozione in serie B a spese del Brugherio. Oltre a Chiapponi e Vettori, nella squadra allenata da Gabbi ci sono Carra e Ferrarini e tante giovani in crescita come Zolesi, Luppi, Santarelli e Del Sole.

La maschile, dopo la temporanea emigrazione a Traversetolo e otto anni di purgatorio in Promozione, si riaffaccia in D nel 1994 con la generazione di Adorni, De Simone, Ghezzi, Pasini e Taliani, svezzata dai coach d’oltr’Enza, Luppi e Bellezza.

"De Togni – ricorda Paolo Adorni - non ci faceva mai mancare il suo supporto. La società la sentivamo vicina e memorabile era la tradizionale e pantagruelica cena di fine anno che Roberto organizzava a casa sua grazie alla moglie Silvia. Quelli furono per me anni stupendi e spensierati, perché l’Audace era la società di riferimento del territorio".

Nel 2000 cala il sipario sulla storia del club bianco-celeste, ma due anni dopo De Togni rientra in pista con la Libertas Pezzani che nel 2006 diventa Planet. Per sedici campionati consecutivi la squadra guidata da Francesco Paletti centra il traguardo dei play-off nel campionato di Promozione.

"Sempre presente agli allenamenti – racconta Paletti - il Deto ha seguito ovunque la squadra. A forza di stare insieme a ragazzi giovani è riuscito a restare giovane dentro, tant’è che più volte ha organizzato sciate in compagnia dei suoi atleti. Fondamentalmente è un entusiasta che si fa in quattro per accontentare tutti, cosa non sempre facile e talvolta sottovalutata".

"Quando ha fondato la Planet – confida Enrico Giublesi - ha impiegato poco a coinvolgermi. Nei suoi occhi leggevo una grande passione per questo sport. Per me la Planet è una seconda famiglia e il Deto un padre sportivo. Con noi giocatori ha spesso parole severe e decise, ma è sempre il primo a perdonare anche comportamenti sopra le righe. Una volta chiarito, tutto si risolve con una pizzata o un poker a casa sua".

Dopo oltre cinquanta anni di basket la voglia di Roberto De Togni di dare la possibilità a tanti ragazzi di praticare lo sport più bello del mondo non è venuta meno neanche con l’inaspettata retrocessione dello scorso anno.  Quindi per adesso <Auguri Presidente> ma a settembre a la storia continua…

Parma, 12/07/2019 

Stefano Minato

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